La piccola Montecalvo fa nascere una “nuova tradizione”…

C’è sempre una prima volta e quest’anno lo è stata per il piccolo borgo di Montecalvo, frazione di Borghetto d’Arroscia, per celebrare la Festa di San Giovanni.

Il 30 Giugno scorso infatti il paese si è “vestito a festa” e lungo la strada tortuosa si srotolavano bandierine colorate e piccole decorazioni tutte studiate nel dettaglio, ad ogni angolo insegne intarsiate nel legno e rifinite con vernice bianca che ti accompagnavano fino al punto d’incontro nonchè cuore della festa dove i profumi provenienti dalle cucine non potevano che convincerti a cercare posto e sederti.

Chi arriva a Montecalvo viene accolto dalla piazza principale con la chiesa dedicata, appunto al Santo, e poi non sa che continuando per le piccole stradine, tra fasce di ulivi e case in pietra, il paese nasconde una vista panoramica  sui boschi che caratterizzano la Valle Arroscia

Non sempre per i piccoli borghi è facile organizzare qualcosa, ma la tenacia della APS Nuovo Montecalvo ha dimostrato che l’unione fa la forza e ha inglobato la tradizione della valle con la collaborazione di tutti i partecipanti all’organizzazione, compresi i “nuovi arrivati” che, scegliendo di vivere nel borgo, ne fanno parte a pieno titolo.

E allora tra una  polenta bianca, una bruschetta e un raviolo fritto del menù, vieni servito con la gentilezza e con accenti olandesi , tedeschi o inglesi tra sorrisi e voglia di condividere questo momento di festa.

Finito un buon pranzo consumato ai tavoli incastrati perfettamente tra le antiche case e le architetture o all’ombra degli ulivi  dove poter godere di un po’di fresco, non poteva mancare la compagnia di un po’ di musica orecchiabile. Ma non finisce qui, risalendo verso la chiesa, in attesa della messa e del tradizionale suono di campane, una piccola bancarella dove poter partecipare ad una pesca di beneficenza, irrinunciabile per chi, come me, adora collezionare oggetti e infatti non rimango delusa!

Fini ceramiche, giochi per la mia piccola, libri e marmellate fatte in casa di limoni e kumquat coronano un pomeriggio di sole e aria di montagna.

Non solo Montecalvo si vive, ma si legge anche sfogliando un libro scritto accuratamente da Paola M. M. Colella Cuchel “Montecalvo: tra storia e ricordo”; le sue pagine ci raccontano delle vicende, dei segreti e della storia che hanno reso il paese ciò che oggi possiamo ammirare.

Tutto ciò è stato realizzato grazie ad alcuni sponsor tra cui il panificio Cacciò, presente in valle con una tradizione che risale al 1901 e il colorificio ARS Colors di Albenga in Via V. Veneto e da tutti i partecipanti sperando che l’evento diventi una “nuova tradizione”.

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